Come acquisire la cittadinanza italiana per stranieri e non, tutti i metodi
La cittadinanza italiana si è affermata con la Rivoluzione francese che ha sostituito la nozione di suddito ( colui che stava sotto, era sottomesso, cioè che era titolare soltanto di doveri nei confronti dell’autorità costituita), propria dello Stato assoluto, con quella di cittadino ( colui che appartiene a una determinata comunità politica e, in quanto tale, è titolare non solo di doveri ma anche di diritti pubblici).
Il possesso della cittadinanza attribuisce a una persona una condizione giuridica particolare, cioè un complesso di diritti e di obblighi nei confronti dello Stato.
È da notare che la cittadinanza di una persona è rilevante anche all’estero del territorio dello Stato, in quanto le norme del diritto internazionale impongono a ogni Stato di tutelare i cittadini stranieri che si trovino nel suo territorio, ma affida la protezione diplomatica dei propri cittadini all’estero allo stato al quale appartengono.
Di solito una persona ha una sola cittadinanza ma, dato che la cittadinanza di uno Stato si acquista in base ai criteri stabiliti in modo autonomo da ogni Stato, può anche accadere che una persona abbia una doppia cittadinanza o anche più cittadinanze. Per esempio il figlio di genitori italiani è sempre un cittadino italiano ma, quando nasce all’estero, può essere anche cittadino dello stato in cui nasce se questo Stato attribuisce però la propria cittadinanza indistintamente a tutti coloro che nascono all’interno del suo territorio.
Acquisto della cittadinanza per stranieri
Secondo la legge la cittadinanza italiana per stranieri e non, si può acquistare per:
- nascita ( o adozione)
- matrimonio
- elezione o scelta
- naturalizzazione
Cittadinanza per nascita
Si acquista per nascita la cittadinanza italiana il figlio legittimo o naturale di padre o di madre italiana ( è sufficiente che sia cittadino italiano anche uno solo dei due genitori ed è irrilevante che la nascita avvenga in Italia o all’estero).
Cittadinanza per adozione
Diviene per adozione cittadino italiano il minore straniero adottato da un cittadino italiano, nel caso di un maggiorenne, invece, l’acquisto della cittadinanza italiana può avvenire soltanto, se l’adottato lo richiede e se, dopo l’adozione, risiede legalmente in Italia per almeno cinque anni.
Cittadinanza per matrimonio
Può acquistare la cittadinanza italiana per matrimonio anche il coniuge straniero o apolide (persona che non ha la cittadinanza di alcuno stato) di un cittadino italiano, se risiede legalmente in Italia da almeno sei mesi oppure dopo tre anni dalla data del matrimonio ( a condizione che nel frattempo il matrimonio non venga annullato o sciolto oppure che non vi sia una separazione legale dei coniugi). La nascita e il matrimonio sono le cause più frequenti della cittadinanza italiana.
Cittadinanza per elezione
Può acquistare la cittadinanza italiana per elezione, se presenta una apposita dichiarazione ( di regola entro un anno dal raggiungimento della maggiore età)
- il figlio di padre o di madre e il nipote di un ascendente in linea retta di secondo grado che sono stati cittadini italiani per nascita, purché ricorra una delle condizioni previste in modo tassativo dalla legge ( la prestazione del servizio militare nelle forze armate italiane; la residenza legale in Italia da almeno due anni).
- lo straniero nato in Italia, se ha risieduto legalmente nel territorio dello Stato italiano dalla nascita e fino al compimento della maggiore età.
Cittadinanza per naturalizzazione
Infine una persona può presentare una richiesta per ottenere la cittadinanza italiana per naturalizzazione, o concessione, se ricorre una delle condizioni:
- la residenza legale in Italia per il periodo di tempo stabilito dalla legge, che è di dieci anni per un cittadino extracomunitario, di cinque anni per un apolide e di quattro anni per un cittadino comunitario.
- lo svolgimento di un servizio alle dipendenze dello stato italiano, in Italia o anche all’estero, per almeno cinque anni oppure la prestazione di elevati servizi nei confronti dello Stato italiano o la sussistenza di un eccezionale interesse dello Stato italiano.
Perdita della cittadinanza
La cittadinanza di uno Stato si può anche perdere, ma la perdita può avvenire soltanto nei casi previsti in modo tassativo dalla legge, in particolare, si può perdere per rinuncia o per incompatibilità.
La rinuncia si verifica in seguito alla dichiarazione in tale senso da parte di un cittadino italiano, a condizione che risiede all’estero o abbia stabilito la propria residenza all’estero e che possieda o abbia acquistato un’altra cittadinanza oltre a quella italiana.
L’incompatibilità invece ricorre quando un cittadino italiano svolge un impiego o incarico pubblico presso uno Stato estero ( o presso un ente estero o internazionale, al quale l’Italia non partecipa) oppure presta il servizio militare per uno stato estero, in quanto tali circostanze sono inconciliabili con L’obbligo di fedeltà verso il nostro Stato.